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TEllZO C>71 di dottori in gramatica, la qual voce, come più volte abbiamo osservato, comprendeva allora generalmente l’amena letteratura. Tali sono quel Gherardo da Cremona, diverso dall1 astrologo di questo nome, altrove da noi rammentato, che in un contratto dell’anno 1268 si obbliga ad insegnar la gramatica a un certo Ademaro di Tebaldo , e a prestargli que’ libri di cui nella scuola facea di bisogno, e a dargli stanze e vitto secondo il costume degli scolari pel corso di un anno pel prezzo di 23 lire bolognesi (De Prof. Bon. t. 1, pars 1, p. 514); e Buono da Lucca e Gherardo da Amandola che col medesimo titolo di dottori in gramatica si trovano nominati verso il 1280 (ib. p.512); e quel Bertoluccio di cui presso il dottissimo P. ab. Trombelli conservavasi manoscritta un’operetta gramaticale, il fin della quale così si legge: Expliciunt flores veritatis grammatice compositi a Magistro Bertolutio fratre Magistri Guizzardi bononiensis, qui in partibus omnibus Lombardie quam Tuscie Doctor Doctorum in grammatica reputatur (ib. p. Si4)- Questo sì grande elogio ci farebbe credere di leggere che Bertoluccio fosse il più elegante gramatico del mondo. Ma i dotti autori della Storia dell’Università di Bologna confessano sinceramente che questi suoi fiori non hanno nè grazia nè soavità alcuna, come in fatti si vede in un saggio eli’ essi ne han pubblicato (ib. pars 2 , p. i(i4). Gli stessi autori però non parmi che qui abbian serbata la solita loro esattezza; perciocchè a questo luogo dicono che il Bertoluccio gramatico è a lor parere lo stesso cbe 1’autore di