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66o libro ivi insegnale al principio elei xm, e vedremo ancora tra poco che il medesimo Buoncompagno altrove ci assicura che altri professori di gramatica ivi furono innanzi a lui. Nè è maraviglia che non ci sia rimasta notizia di molti altri professori che ivi in somigliante maniera aveano insegnato. La giurisprudenza ecclesiastica e civile erano quasi l’unico oggetto dello studio e dell’ammirazion di que’ tempi. Delle altre arti non faceasi, in confronto di essa, gran conto; e i lor professori perciò non eran creduti uomini di cui montasse il conservare memoria. Ma a poco a poco anche le altre scienze salirono in pregio; e degli altri professori ancora si prese miglior concetto. Ed è probabile che Buoncompagno fosse uno appunto di quelli che cominciarono a levar maggior grido. II. Il primo a far menzione di questo illustre gramatico fu il Muratori, all’occasione del pubblicarne ch’ei fece la prima volta un libro da lui composto sull’assedio posto alla città d Ancona da Federigo I l’anno 1172 (Script. Rer. ital. vol. 6, p. 925). Al fin di esso l’autore ci dà notizia di se medesimo, dicendo: Suscipiat Ancona favorabile munus, quod sibi a Boncompagno amicabiliter exhibetur, cui Florenlia ded.it initium, et Bononia, nullo praeeunte Doctore , celebre incrementum. Or queste furono le parole che al Muratori diedero occasion di affermare che Buoncompagno fiorentino di patria era stato il primo professor di gramatica che avesse Bologna (in praef. ad Lib. de Obsid. Ancon. l. cit.). Nel che egli è stato seguito dall’ab. Lorenzo Mehus (Vita Ambros. carnald.