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656 LIBRO poema (lice che fu il Cardinal Gaetano che lo introdusse al papa. Ille tamen, qui me promovit, et ante tribunal Duxerut, a Ijecit i flecte, poeta, genu, Cajetanus erat, ec. v. 745. Questi potè essere quel Cardinal Giovanni Gaetano Orsino che fu sollevato a quella dignità da Innocenzo IV l’anno 1244 e che poscia l’anno 1278 fu eletto pontefice e prese il nome di Niccolò III. E io credo che di lui appunto parli il poeta: ma credo ancora che il papa a cui il Cardinal f introdusse, non fosse già Innocenzo, ma Urbano IV che tenne la cattedra di S. Pietro dall’anno 1261 fino al 1264. Ciò mi si rende probabile da un passo di questo poema medesimo, ove assai a lungo descrivonsi gli eruditi ragionamenti e singolarmente le dispute filosofiche che dal pontefice si tenevano co’ suoi commensali. Or noi abbiam altrove provato colla testimonianza del famoso matematico Campano, il quale era uno degli eruditi dal pontefice onorati della sua mensa, che Urbano IV di ciò assai dilettavasi, e che eran questi gli ordinarii discorsi della sua tavola e della sua conversazione. Egli è dunque probabile assai che questi sia il pontefice di cui il poeta intende qui ragionare, e quindi sempre più si comprova ch’ei non può essere quel Gaufrido medesimo autore della Nuova Poetica e delle altre opere da noi mentovate poc’anzi. In fatti a provare eli’ ei sia l’autore ancora di questo poema, l’unico argomento che si suol recare , si è l’essere un Gaufrido il principale