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65a Mimo si oppone primieramente la somiglianza e, direi quasi, l’identità dell’argomento; perciocchè, benchè la Poetica sembri dal titolo essere indirizzata a dar precetti di poesia, pure i precetti in essa racchiusi son generali, e appartengono per lo più al verso ugualmente che alla prosa. Or non sembra probabile che Gaufrido volesse fare due diverse opere sullo stesso argomento. Inoltre in un codice ms., citato dal Leysero (l. cit. p. 861), la Poetica di Gaufrido è intitolata: Libellus de artificio loquendi, Poëtria nova in arte rethoricae facultatis; e in un altro della biblioteca del re di Francia (Cat. Codd. MSS. Bibl. reg. paris, t. 3 , cod. 1 o5): Epistola ad Innocentium III et artificium loquendi. Il vedere che anche la Poetica è intitolata talvolta artificium loquendi, che è poi lo stesso che Ars Dictaminis, non deeci egli muover sospetto che non sia veramente che un’opera sola sotto diverso titolo, e con diverse dediche, come talvolta anche in altr’opere veggiamo avvenire? Ma a ben decidere la contesa , converrebbe esaminare alcuno de’ codici del libro intitolato Ars Dictaminis, per vedere se veramente esso sia lo stesso colla Poetica. Checchessia di ciò, dai passi fin qui recati è dimostrato abbastanza che in Bologna era stato ancor probabilmente scolaro. La Poetica da lui composta fu a’ suoi tempi in sì gran fama , che si prese ad ornarla, o, a dir meglio, ad ingombrarla di comenti e di chiose; e perchè essa cominciava con quelle parole al papa: Papa stupor Mundi, ella da queste parole stesse prese talvolta il titolo, come raccogliesi da