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TKHZO 64* Settimello, ella è cosa evidente che si è confuso l’uno coll’altro. E questo secondo Arrigo, a qualunque età ei vivesse, è probabile che fosse ancora il volgarizzatore delle Eroidi d’Ovidio, la qual traduzione ancora per errore si è attribuita ad Arrigo da Settimello (ib. p. i55). VII. Dobbiamo qui accennar parimente e ripetere i nomi di F. Stefanardo da Vimercate, di cui già abbiam parlato nel trattar degli storici, il quale, in versi per l’età a cui visse non dispregievoli, scrisse la Storia di Ottone Visconti: e di Goffredo da Viterbo che versi parimenti mischiò alla Storia da sè composta 5 e di Gherardo Maurisio che alcuni suoi versi e alcuni ritmi aggiunse alla sua Storia di Ezzelino. Lo stesso Gherardo appiè di essa ha pubblicate alcune poesie ritmiche in onore del medesimo Ezzelino, composte da un certo Taddeo notajo di Vicenza (Script. rer. ital. vol. 8, p. 56, ec.). Tra gli autori di cotai ritmi debbonsi annoverare ancora S. Tommaso d’Aquino e S. Bonaventura, tra le cui opere ne leggiamo alcuni. Altri ancor se ne leggono del Cardinal Tommaso di Capova, celebre personaggio nelle Storie ecclesiastiche dall’an 1219, in cui fu sollevato all’onor del cardinalato, fino al 1239 in cui finì di vivere. Essi sono inseriti in una sua opera intitolata Summa Dictaminis, in cui tratta della maniera che dalla curia romana si usa nello scrivere le lettere} della qual opera che mai non è uscita in luce, e di qualche altra da lui composta, veggansi l’Oudin (De Script, eccl. t. 3, p. 86) e il Fabricio (lì ibi ined. et inf. Latin, t. 6, p. 248). A questi tempi par che debbasi Tiuaboschi, Voi. IV. 41 VII. Altri autori ili poesi« latine.