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612 libro quest’ultimo fa lo spositore di Dante, Benvenuto da Imola: Questi, dice egli, fu di Reggio in Lombardia della casa de’ Roberti, la quale era divisa in tre rami, cioè di Tripoli, di Castello e di Forno. Quindi Dante il nomina con quel nome particolare sotto cui era noto, e così era egli nominato da tutti. Viveva in Reggio al tempo del nostro poeta, quando quella città era in gran fiore e reggevasi liberamente. Fu uomo prudente e retto, di buon consiglio, amato e onorato, perciocchè era zelante per la Repubblica e protettor della patria, benchè altri fossero più di lui potenti in quella città. Fu uom liberale, e Dante stesso ne fece pruova ricevuto da lui in casa con sommo onore. Fu ancora Guido scrittor leggiadro di poesie volgari , come ben si vede in alcune sue cose. Fin qui Benvenuto (Antiq. Ital. t. 1, p. 1307), il quale siegue dicendo che da’ Francesi egli era chiamato il semplice Lombardo a mostrare la sua sincerità, e a distinguerlo con ciò dagli altri Lombardi, ossia Italiani che allora presso i Francesi aveansi in conto d’uomini astuti. Qui veggiam dunque che Guido Roberti da Castello era poeta, e Benvenuto ne cita in pruova le poesie da lui composte, e ne parla in modo come se egli stesso le avesse vedute. Converrà dunque dire o che Dante nulla sapesse di cotai Poesie, o che quando scrisse i suoi libri dell’Eloquenza, i quali si crede che fossero fra gli ultimi da lui scritti, non gliene sovvenisse. Inoltre abbiam nominato poc’anzi quel Polo di Lombardia, di cui si accennan dal Quadrio (t. 3, p. 157) alcune poesie, ed una ne ha