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TERZO 565 Ma tutto questo ragionamento del Giambullari è egli appoggiato a buon fondamento? Il sonetto di Agatone Drusi, anzi lo stesso Agatone, ha mai avuta esistenza fuorchè nel libro del Giambullari? Certo niun di lui ci ragiona, niuno ha altrove veduto il mentovato sonetto; e il libro che il Giambullari rammenta, mostratogli da Pietro Orsilago, in cui quel sonetto e più altri si contenevano, è stato sempre sconosciuto ad ogni altro. Io so che non è abbastanza valevole questo argomento a provare impostura, o inganno. Ma parmi ancora che basti a farcene dubitare (*). Oltreché, se Lucio Drusi, come Barbieri nel suo trattato ms. dell’Origine della Poesia volgare, di cui altrove lio ragionato: Gtiilielmo fue un homo jlisto et ragionevole.... Costui era liberalissimo. Non era Cavaliere nè d’altra conditione homo, che fosse in sua Corte, o che passasse per quella contrada,.che da luì non fosse provveduto; et era lo dono propor’ionato a sua vertude.... In essa Corte si trovava d’ogni perfetlìone gente. Quivi erano li buoni dicitori in rima d’ogni conditione; e quivi erano gli cxceUentissimi Cantatori, quivi erano persone d’ogni solazzn , rhc si puh pensare , rerfudio so et honrsto. t *) Il ch. sig. D. Jacopo Morelli ha recate assai buone ragioni a provare che nel secolo xiv vivesse veramente il poeta Agatone Drusi pisano, di cui un altro sonetto conservasi nella libreria Nani in Venezia (Codici MSS. deila L:b. Nari, p. i 3c>), e un sonetto a Cino da Pistoia, e quattro di Cino al Drusi furono già pubblicati nel"1559) da Niccolò Pilli tra le Rime di (’.ino. « Anzi il sonetto accennato dal sig. D. Jacopo Morelli è stato stampato nelle Memorie per le belle Arti. che si pubblicano in Roma {ari. 17b.S, Fonia, ¡1. /¡ot 1). Diasi dunque per certo che visse nel secolo xiv il poeta Agatone Drusi. e che scrisse il sonetto pubblicato dal C» a’ ml’ullai 1 ed altri ancora, Ma da esso non proverassi mai che quel Lucio poetasse fin dal secolo xu »,