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538 lipuo ricominciati] Sordelio in Italia. Eran già omai quattro mesi eli1 egli era in Francia; e chiese perciò al re il suo commiato. Questi avrebbe voluto ritenerlo seco 5 ma non potendo a ciò ridurlo, onoratolo della dignità di cavaliere , di una somma di 3000 franchi e di molti doni, e fra gli altri di uno sparviere d’oro, onore non conceduto che a’ cavalieri reali, gli diè congedo. Nel suo viaggio tutte le città, per cui gli avvenne di far passaggio, lo accolsero con sommi onori, e tutti segnavanlo a dito come il maggior guerriero che fosse allora in Europa. I Mantovani gli uscirono incontro, e con festosi applausi gli renderon grazie che tanto celebre avesse renduta la loro patria. Riposatosi alquanti giorni, ad istanza di Ezzelino andò a Padova, ove la moglie impazientemente attendevalo; e trattenutosi ivi alcun tempo , onorato con giuochi e feste solenni da Ezzelino, tornò colla moglie a Mantova 5 e i Mantovani per otto giorni celebrarono in onor di lui giuochi militari e civili. Sordello allora, che era giunto all1 età di quarant1 anni, cominciava in un tranquillo riposo a coltivar di nuovo gli antichi suoi studi; quando ebbe avviso che Ezzelino, radunate gran forze, si disponeva ad assediare e a soggiogar Mantova e tutto quel territorio. Perciò ripigliati i pensieri di guerra, si diè a munir la città, e a ridurla a stato di sostenere coraggiosamente 11 assedio. Questo assedio , che dal Platina si dice avvenuto l’anno 1250 , e durato tre anni, si descrive da lui assai lungamente 5 e la fedeltà , il coraggio, l’eloquenza di Sordello vi trionfano ad ogni