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536 LIBRO anelerai insiem con Galvano al re di Francia, e gli narrerai la pruova che hai fatta del mio coraggio. Prima però con cortesia da cavaliere egli sel conduce in casa a guarire dalle ferite; e poscia lo accompagna egli stesso per qualche tratto di via insiem con Galvano. Già apparecchiavasi egli stesso a partir presto per Francia, quando Ezzelin da Romano, bramoso di conoscere un uomo sì valoroso , il prega che a lui ne venga a Verona. Sordello il compiace, e poco appresso sen va anche a Padova ad istanza di Alberico fratel di Ezzelino. Ma qui lo attendeva un’altra tenzone. Corrado valoroso soldato austriaco lo sfida. Sordello con lui ancora combatte, lo vince, lo atterra, e lui pure manda in Francia a dar nuove di sua fortezza. Era stata presente a questo conflitto Beatrice sorella di Ezzelino , e il vedere un sì generoso guerriero gliene avea destato in seno ardentissimo amore. Tanto adoperossi, che ottenne pur di parlargli 5 e gli scoprì il desiderio che avea di averlo a marito, poichè ella era ancora zitella. Sordello alle preghiere, alle lagrime , a’ deliquii di Beatrice si stette fermo, allegando con cortesi parole a scusa del suo rifiuto, ch’ella sorella di sì possenti signori non dovea aver a marito un cavalier privato , qual egli era. E senza più sen torna a Mantova. Beatrice, a cui il rifiuto avea acceso in cuore fiamma maggiore, in abito d’uomo sen fugge, e viene a Mantova in casa di un cotal Pietro Avogadro amico e parente di Ezzelino, e gli scuopre il motivo di sua venuta. Sordello avvisatone da Pietro vola a Padova, e si giustifica