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TERZO 533 adunque, Iradotto dal Crescimbcni (p. 114 > > altro 11011 dice, se non che Sordello fra gli Italiani fu il più elegante scrittore di poesie provenzali j che nelle sue poesie non trattò mai di amore, ma di filosofia solamente; che Raimondo Berlinghieri!, ultimo di questo nome tra’ conti di Provenza, negli ultimi giorni di sua vita chiamollo alla sua corte, essendo Sordello di età di soli 15 anni; e aggiugne poscia l’analisi di una canzone da lui composta poco dopo l’anno 1181 nella morte di Blancasso gentiluom provenzale; e nomina ancora alcuni trattati che in prosa provenzale egli scrisse. Quindi il Crescimbeni soggiugne che in un codice della Vaticana altre notizie si trovano di Sordello, che son quelle appunto riferite poscia dal Quadrio (p. 130), cioè eh1 ei fu originario di Goito castello del Mantovano, e figliuolo (Tun povero cavaliero detto Elcort. Quindi racconta che egli andato in corte del conte di S. Bonifacio, s’invaghì della moglie di lui, e non trovolla insensibile alle sue lusinghe; clic essendo poscia il conte divenuto nemico de’ fratelli della moglie, e perciò essendo questa da lui maltrattata, i fratelli medesimi (cioè Ezzelino e Alberico da Romano) la fecero involare al conte insiem con Sordello , il quale presso lei e presso i fratelli dimorò lungo tempo; che andato poscia in Provenza, e divenuto caro pel suo valore nel poetare al conte Raimondo, ebbe da. lui la signoria di un castello e una gentil moglie. Cosi il codice Vaticano. Segue il Crescimbeni narrando che nelle Vite de’ Poeti scritte da Alessandro Zilioli , ma non mai