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j TERZO ^I7 di lui. E mastro Ferrari, quando era giovane, attese ad una donna che avea nome madonna Turca, e per quella donna fece di molte buone cose. E quando arrivò ad essere vecchio , poco andava attorno; pure si portava a Trivigi a messer Girardo da Camino e suoi figliuoli, che gli faceano grande onore , e il vedeano volentieri, e con molte accoglienze, e il regalavano volentieri per la bontà di lui, e per amore dei marchese d Este. III. Da questo raro ed unico monumento noi veniamo a conoscere l’indole ed il costume de’ poeti provenzali di questa età. Essi eran detti giullari, che è lo stesso che buffoni, nome certamente poco onorevole alla dignità de’" poeti, ma più spesso dicevansi Trovatori, nome che sembra nato dal trovar ch’essi facevano i concetti e le rime per poetare. Ma se ben riflettiamo alla lor maniera di verseggiare, vedremo che non male loro si conveniva anche il primo nome. Essi in primo luogo , come raccogliesi dal passo soprarrecato, sfidanvansi l’un l’altro a verseggiare e a rimare innanzi a’ principi e ai gran signori. E quando alcun di questi celebrar volea solenne festa , costoro non mancavano di venirvi in folla per dar saggio del lor valore poetico e farsi gran nome. Quindi innanzi a numerosa assemblea si veniva alla sfida, che consisteva singolarmente nel trovar prontamente i pensieri e le rime con cui rispondere a chi sfidava. Cotali sfide e cotali rime improvvise dovean naturalmente dar occasione a molte piacevoli incidenze, e porger materia di trattenimento e di riso agli spettatori. in. Caratura di qurati poeti.