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4yO LIBRO e fatto memoria per lo sopraddetto iscrittore. Delle quali cose non curai di scrivere nè copiare: anche iscrissi le cose in parte, che io trovai di questi nostri passati E ancori iscrissi assai cose, le quali vidi co’ miei occhi nella detta città di Firenze e di Fiesole, ed a Roma stetti da dì due di agosto anni mille e dugento infino a dì undici d’Aprile, anni e ritornato ch’io fui nella detta nostra città di Firenze, cercai molte iscritture di cose passate di questa medesima materia: e trovai molte iscritture e croniche, e per lo modo ne trovai, n’ho fatte iscritture e menzione, e per innanzi ne scriverò più distesamente, ed eziandio di mia nazione. Ma sallo Iddio quali scritture eran quelle. Il titolo del secondo capo di questa sua Storia basta a darcene un saggio: Siccome Adamo quanto tempo ebbe infino a Nimis re; e come Apollo strolago fece edificare Fiesole. Non cerchiam dunque presso questo scrittore le notizie de’ tempi antichi, poichè egli ancora ci vende le fole ricevute allora comunemente come infallibili oracoli. Ma nelle cose de’ tempi suoi egli è scrittore esatto, e avuto ragionevolmente in gran pregio. E ben se ne seppe valere Giovanni Villani che lunghissimi tratti ne inserì nella sua Storia, senza mai nominarlo. Ricordano ci ha date ancora notizie della sua famiglia: Io Ricordano sopraddetto, dic’egli (ib. c. 108), ebbi per moglie una figliuola di messer Buonaguisa nobile cavaliere e cittadino di Firenze, nata per madre di messer Coretto Bisdomini nobile cavaliere, e cittadino di Firenze... ed io sopraddetto Ricordano ebbi una