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476 N. LIBRO lo stesso nome pubblicata in lingua francese a Parigi l’anno 1488. Un altro libro avea egli scritto delle Vite degli Uomini illustri così idolatri come cristiani, di cui si ha copia nel convento de’ SS. Giovanni e Paolo in Venezia, e di cui si era pensato a farne dono al pubblico colla stampa; ma finora non si è eseguito (Fabr. Bibl. med. et inf. Latin, t. 1, p. 404)Gli stessi autori rammentano qualche altro opuscolo di Giovanni. La Storia però de’ Romani Pontefici, che si mentova dall’Oudin, non è altro probabilmente che una parte della voluminosa sua Cronaca. V. Verso la fine del secolo stesso si applicò ad illustrare la Storia universale Riccobaldo ferrarese. Tre opere abbiamo del medesimo argomento a lui attribuite. La prima è quella a cui egli diè il nome di Pomario (e non Pomerio, come in più codici è scritto), volendo dire eli1 essa era come un delicioso giardino in cui avea da ogni parte raccolti i più soavi frutti. In essa in fatti ei comprende la storia tutta dal principio del mondo fino a’ suoi tempi. Quasi al medesimo tempo Gian Giorgio Eccardo in Germania e il Muratori in Italia pensarono a pubblicarla; e amendue, senza saper l’uno dell’altro, crederono saggiamente che non conveniva darne alla luce che (quella parte che trattava de’ tempi a lui più vicini, cominciando da Carlo Magno (de’ quali tempi ancora per altro ei non lascia di metterci innanzi romanzeschi e favolosi racconti in buon numero), e lasciare in dimenticanza le cose più antiche che troppo meglio potean apprendersi altronde.