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SECONDO 47^ in AUemagna per ottenere da Federigo licenza di rifabbricare l’atterrato castello; ma essendo state inutili le sue preghiere, tornato l’anno 1188 a Cremona, intraprese la fabbrica di Castelleone. Frattanto essendo la città di Gerusalemme l’anno 1187 ricaduta in potere degl’infedeli, e facendosi leve in ogni parte d’Europa per la guerra sacra, Sicardo ancora vi mandò soccorso ed ajuto; Anno vero mclxxxix Bursam Cremonae, qua ni fecimus fabricari, ultra mare pro terrae subventione personis et rebus misimus oneratam (ib. p. 605). Io non trovo chi abbia fatta riflessione sulla parola Borsa usata nel senso che qui veggiamo, il quale altro non può essere che di una nave da’ Cremonesi ad istanza del loro vescovo fabbricata, e mandata con carico di soldati e di provvisioni al soccorso de’ Cristiani. Nel 1196 fece la traslazione solenne de’ corpi de’ SS. Archelao martire e Imerio confessore (ib. p. 617), e nel seguente (non nel 1164 come forse per errore di stampa si legge nella prefazione del Muratori) fabbricò interamente il castello di Genivolta nel Cremonese , eli’ egli in latino chiama Jovis altae. Nel 1199 recossi a Roma per ottenere, come gli venne fatto da Innocenzo III, la canonizzazione di S. Omobuono in quell’anno medesimo (ib. p. 618). L’anno 1203 andò egli stesso in Oriente e sin nell’Armenia compagno del cardinale Pietro legato apostolico, a cui istanza egli tenne in Costantinopoli nel tempio di S. Sofia solenne ordinazione (ib. p. 620, 621). A questi viaggi e a queste sue occupazioni ei congiunse lo scriver più libri, perciocchè, oltre la