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SECONDO 4f>3 cui il P. Sarti con più ragioni e coll’autorità del Diplovatacio dimostra (pars 1, p. 297) doversi distinguere da Uguccione vescovo di Ferrara, con cui alcuni l’hanno confuso. Ove insegnasse Ugo, niuno ce ne ha lasciata memoria; e forse egli ancora fu professore nella sua patria verso la fine del secolo XIII. L’anno 1304 fu fatto vescovo di Novara (Ugfiell. in Episc. Novar.)) ma ch’ei fosse prima vescovo di Vercelli, come il Diplovatacio ha scritto, nè sembra probabile, nè si accorda colla serie de’ vescovi vercellesi presso 1’Ughelli. XXIV. Non vuolsi ancora tacere un altro celebre personaggio che questa città ebbe nel fine del secolo XII e al principio del XIII, cioè il cardinale Guala (della nobil famiglia Racchieri. Il ch. P. abate Frova canonico regolare, sotto l’usato suo nome di Filadelfo Libico, ne ha scritta con molta erudizione ed esattezza la Vita stampata in Milano l’anno 1767 (a). Quanto ei fosse versato nel diritto canonico, cel dimostrano non tanto gli elogi co’ quali egli è stato onorato dagli antichi e da’ moderni scrittori che dall’autor suddetto sono stati insieme raccolti (p. 2, ec.), quanto le sagge Costituzioni da lui pubblicate per la riforma del clero in Parigi, mentre vi era legato della sede apostolica l’anno 1208, le quali dopo le edizioni fattene nelle Collezioni dei Concilj sono state di nuovo date alla luce nella Vita sopraccennata (a) Il valoroso sig. ab. Dcnina ci ha poi dato l’elogio del cardinale Gnnla, valendosi singolarmente del1 accennata V’ita scrittane dal P. ab. Frova (Piemontesi ili. t. 3, p. a63).