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SECONDO 4^5 riflette il P. Sarti (pars 1, p. 3G8), che salisse a quella cattedra; e non una sola, ma tre mogli successivamente egli ebbe. Egli vedesi nominato dottor de’ Decreti fin dall’anno 1269, e per più anni insegnò pubblicamente il diritto canonico, finchè l’anno 1279, non potendo per malattia dare cominciamento agli esercizj scolastici, cedette i suoi scolari a Garzi a spaglinolo, a patto però che questi con lui dividesse in ugual parte lo stipendio che da essi trarrebbe. Probabilmente, poichè fu sano, ripigliò la sua scuola , se pure i pubblici affari in cui fu onorevolmente più volte impiegato, gliene dierono 1* agio. Egli morì l’an 1289, e se ne vede ancora, benchè guasto in gran parte, il sepolcro magnifico presso la chiesa di S. Domenico in Bologna. Oltre alcuni Consigli da lui dettati, e i Comenti sulle Decretali, che si nominano dagli antichi interpreti delle medesime, egli scrisse un trattato dell’Ordine de’ Giudicii, di cui conservansi copie in più biblioteche , in alcune delle quali però esso vedesi intitolato alquanto diversamente. Aggiugniamo qui ancora il nome di Pietro Capretto Lambertini, che ne’ monumenti bolognesi di questo secolo trovasi nominato col titolo di dottor de’ Decreti , all’occasione di cui il P. Sarti ha tessuta un’esattissima genealogia (ib. p. 379) di quest* antichissima e nobilissima famiglia dalla metà del secolo xi fino alla fine del secolo XIII, accennandone poscia in breve il seguito fino all’immortal pontefice Benedetto XIV, monumento di gratitudine ben dovuto dal ch. autore a questo gran principe, da cui ebbe il comando