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45a ninno anipii conienti su’ cinque libri delle Decretali di Gregorio IX, di cui si son fatte più edizioni; opera la quale, benchè alcuni vi trovin talvolta oscurità e contradizione, è stata nondimeno avuta sempre in gran pregio, e che al suo autore ha meritato da molti giureconsulti, i cui passi arrecansi dal P. Sarti (pars 1, p. 347), i gloriosi titoli di monarca del Diritto, di lume risplendentissimo de’ Canoni, di padre ed organo della verità. Egli scrisse inoltre comenti sulle Decretali medesime da sè pubblicate, e un’Apologia sull’autorità dell’Imperadore e del Pontefice contro il libro che sull’argomento medesimo avea scritto Pier delle Vigne, e alcune altre opere, delle quali, oltre il suddetto P. Sarti, parlano stesamente l’Oudin (De Script, eccl. t. 3, p. 164) e il Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 4, p- 36, ec.). (xvn. Agli onorevoli nomi co’ quali Iuno. cenzo IV si suole da’ giureconsulti distinguere, ■ son somiglianti quelli che da essi concedonsi al cardinale e vescovo d’Ostia Arrigo, detto perciò comunemente l’Ostiense (a). Egli era, come tutti confessano, natìo di Susa in Piemonte; e fece i suoi studi in Bologna, ove nel diritto civile ebbe a maestro Jacopo di Balduino, nel canonico Jacopo d’Albenga, come dalle parole di lui medesimo e di altri antichi giureconsulti pruova il P. Sarti (pars i, p. 36o). Ch’egli (a) Merita di esser letto l’elogio del cardinale Arrigo d’Ostia pubblicato dal eli. sig. Jacopo Durandi già per altre sue dotte opere abbastanza noto agli eluditi (Piem/interi ■ Il » \ ai e». » \