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SECONDO 4^9 sia stata in gran parte innata da’ suoi professori. Di Riccardo non trovasi monumento che ci comprovi lui essere stato o scolaro, o professore in Bologna. Egli era allora vicecancelliere della chiesa romana, e fu poscia l’anno 1298 onorato egli pure della dignità di cardinale (*). Questi tre dotti prelati, coll’ajuto ancora di Dino dal Mugello, come nel capo precedente abbiam detto, unite insieme le Decretali recenti, ne formarono il sesto libro, che da Bonificio fu pubblicato l’anno 1298. Egli ancora l’indirizzò all’università di Bologna, come vedesi nelle edizioni di esso. I due Pi tei però avvertono che in un codice, in vece di quelle parole Bononiae commorantibus, si legge Paduae commorantibus, e in un altro della Vaticana: Bononiae, Parisiis, Aureliansque commorantibus (in not. ad h. l.). A queste altre poi se ne aggiunsero da’ pontefici che venner dopo; ma come esse furono d’altro tempo, così sarà d’altro luogo il parlarne. Vili. Il Decreto di Graziano avea già fatti rivolger non pochi allo studio del diritto canonico , e le Decretali di Gregorio IX e di Bonifacio VIII, coll’accrescerne la materia, sembrarono ancora accrescere il fervore nel coltivarlo. Quindi oltre le università di Bologna e di Padova veggiamo ancora in molte altre città professori de’ canoni che, come ho detto, distinguevansi in decretisti e in decretalisti, e noi (*) Di Riccardo Petroni più ampie notizie ci dà il sig. Ginngiuseppe Origlia nella sua Storio dello Studio ili Napoli i t. 1 , p. 5i. ec.).