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SECONDO 433 di Graziano: quella di Bernardo pavese, quella di Giovanni di "Wallia, e quella di Pietro da Benevento; ma questa terza soltanto era stata composta per ordine di un romano pontefice, cioè d1 Innocenzo III. Questi avendo dopo il XII anno del suo pontificato pubblicate altre nuove Lettere decretali, e molti canoni prescritti essendosi nel Concilio lateranese , celebrato nel 1215, fattane una compilazione, formò la quarta Raccolta di cotai Decretali; e finalmente Onorio III vi aggiunse la quinta, composta dalle Decretali da lui pubblicate, e inviolla a Tancredi arcidiacono di Bologna, perchè egli in quella università la pubblicasse. Questa quinta Raccolta insiem colla lettera di Onorio a Tancredi è stata data alle stampe da Innocenzo Ciron cancelliere dell’università di Tolosa nel 1645, poichè Antonio Agostino che avea pubblicate le prime quattro, non avea potuto di questa avere alcun esemplare. Tutte queste Raccolte ebbero allora interpreti e chiosatori, e furono ricevute come Codici dell’ecclesiastica giurisprudenza. Ma poichè Gregorio IX pubblicò la nuova sua Collezione, esse perderon la forza di legge, e più non furon curate. Di questa dunque, che anche al presente forma la maggior parte del Corpo del Diritto canonico, dobbiam or ragionare alquanto più stesamente. V. Gregorio IX era coltivatore al tempo medesimo e fomentatore de’ buoni studi, e di quelli singolarmente che alle persone ecclesiastiche conosceva essere più necessarii. Tra questi egli ben vide che la giurisprudenza canonica abbisognava di una totale riforma. Le cinque Tuiaboschi, Voi. IV. 28