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SECONDO 4 21 Varano, che abbiam nominati parlando della fondazione di quelle pubbliche scuole, e a’ quali il Giannone, non so su qual fondamento, aggiugne Bartolommeo Pignatello; e poco dopo rammenta ancora, senza arrecarne le prove, Andrea da Capova, di cui dice che fu figliuolo Bartolommeo professor di legge in quell’università , e poscia protonotario del re Carlo II. Di Bartolommeo da Capova parla di fatti il Panciroli (l. 2, c. 48) , e accenna alcuni antichi giureconsulti che ne fanno menzione, e dice che morì l’anno 1300, nel che però debb’essere corso errore, perciocchè l’iscrizione sepolcrale eli’ egli stesso ne reca, segna l’anno 1316. Annis sub mille tercentis bis et octo, Quem capiat Deus, obiit bene Bartbolomar.us (a). (a) Il sig. D. Pietro Napoli Signorelli, citando alcuni Capitoli del Regno dal 1318 fino al 1326 , autenticati da Bartolomeo da Capova, ne inferisce che almeno fino a quell’anno ei visse (Vicende della Coltura nelle Due. Sicilie , t. 3, p. 23) , e ammette perciò la spiegazione della riportata iscrizione data da Francesco d’Andrea, il quale nelle parole bis et octo vuol che s’intenda ventotto. Quando sussista la pruova tratta da’ documenti accennati , essa non ammette risposta. Ma che b i voglia significar venti, o due volte dieci , è, per vero dire, una spiegazione si strana, che non troverà sì facilmente a chi essa potesse venire in pensiero. Della stessa opinione è il sig. D. Lorenzo Giustiniani , il quale e di Andrea e di Bartolommeo da Capova ci ha date copiose notizie (Scritt. legal, napol. t. 1 , p. 201 , ec.). Egli si duole a questa occasione ch’io mi mostri invero poco cui ante degli uomini illustri del regno di Napoli. Quanto è vero che i giudizi degli uomini sono fallaci! io mi lusingava che chi avesse confrontata la mia Storia (pubblicala prima die