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4 12 LIBRO* XXV. Era egli fiorentino di patria, ossia di quella parte del territorio di Firenze che si dice Mugello, ed era figliuolo di Jacopo de’ Rossoni , come da una carta del 1292 prova il P. Sarti (p. 233). Venuto ancor giovane a Bologna, vi era scolaro l’an 1278 (*), quando l’anno 1279 fu chiamato da’ Pistojesi a tenere scuola di leggi nella loro città per cinque anni coll’annuale stipendio di 200 lire pisane, come provasi dal contratto perciò fatto, dato alla luce dal medesimo P. Sarti (ib.). Passati que’ cinque anni, venne a tenere scuola in Bologna, ove trovasi eli’ egli era l’anno 1284, e fu egli il primo a cui si assegnasse dal pubblico un annuale stipendio, il che avvenne l’anno 1289. Lo stipendio fu solo di 100 lire bolognesi; ma ad esso sarannosi; aggiunte probabilmente le spontanee contribuzioni degli scolari. L’an<9 no 1296 dal re Carlo II fu istantaneamente invitato a passare alla università di Napoli, e gli fu offerto il ricco stipendio di 100 once d’oro. Ma questo non fu bastevole ad allontanar Dino da Bologna, ove da sicuri monumenti racco* gliesi eli’ egli era e al fine dello stesso anno, e ancor nel seguente (a). Egli fu adoperato dal (*) Il sig. Origlia, più volte da noi lodato, citando gli autentici Registri attenua (Storia dello Studio di Nap. I. t , p. 4i) che nel 1278 fu in Napoli professore di medicina Dino de iYluscllìs. Ma ei debb’esser diverso da Dino da Mugello , che non fu mai medico, c che nel 1278, come qui abbiamo provato, era studente in Bologna. (a) Vero è nondimeno che nel 1296 il giureconsulto Dino fu dal re Carlo II invitato a Napoli colf indicato stipendio , e il sig. Pietro Napoli Signorelli, che ne ha