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4 1 O LIBRO e lascio ancor di parlare di non pochi altri che vissero alquanto più tardi, come di Buonaventura natìo di Savignano nel Modenese, e cavaliere dell’Ordine di que’ tempi istituito de’ Frati Godenti, di cui trovasi spesso memoria ne’ documenti bolognesi dall’anno 1231 fino al 1291 (ib.p. 194), ne’ quali pure trovasi mentovato Corrado di Savignano figliuol di Odorico, e modenese di patria; e di Rolandino Romanzo bolognese, che fu il primo a scrivere dell’Ordine de’ giudici nelle cause criminali, e che morì l’anno 1284 (p■ 198), e se ne vede ancora il sepolcro presso la chiesa di S. Francesco; e di Benincasa d’Arezzo, che dopo aver tenuta per più anni scuola di legge, in cui parea che si fosse prefisso di screditare Accorso, abbandonata la cattedra, si volse alla giudicatura , la qual per altro gli fu fatale, essendo egli stato ucciso in Siena, mentre rendea la ragione, da un cotal Ghino eli’ egli avea dannato a morte (p. 203), di che fa menzione anche Dante (Purg. c.6); e di Lamberti no de’ Ramponi ch’ebbe gran nome, e gran concorso di scolari anche stranieri, e che fu adoperato in affari di non leggier momento, e morì l’anno 1304 (p- 213); e di Martino Solimano uno de’ più celebri professori di quella età, di cui ben si vede qual conto facessero gli scolari, poichè ottennero con calde istanze che ei non fosse esiliato dalla città, come era avvenuto a tutti i seguaci dei partito de’ Lambertacci, e di cui hannosi alcune opere parte manoscritte, parte stampate (p. 224); e di Pace delle Paci ossia Pasio, che non solo acquistossi gran nome