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SECONDO 4°7 composte si posson vedere presso il P. Sarti, il quale ancora discuopre i non pochi errori in cui molti di lui parlando sono caduti. Egli ebbe un figlio chiamato Alberto Odofredo, che fu similmente professore di legge in Bologna, e sostenne degnamente la fama dell’onore paterno. Ma le civili sanguinose discordie che l’anno 1274 si accesero in Bologna, e il sapere e il senno di cui Alberto era fornito, furon cagione ch’egli, più che a tenere scuola, dovesse rivolger l’animo a’ pubblici affari, e fosse adoperato ne’ magistrati, e incaricato di diverse ambasciate; di che veggasi il P. Sarti (p. 170, ec.). Egli morì l’anno i3oo. XXIII. Tra i professori dell’università di Bologna si annovera ancor con ragione dal P. Sarti (ib. p. 166) Guido da Suzzara, così detto da una terra di questo nome, che ora appartiene al territorio di Mantova, ma prima apparteneva a quello di Reggio (a). Egli però non era uomo che amasse stabil dimora in alcun luogo, ma spesso cambiava abitazione; e sembra che le città d’Italia gareggiassero tra loro per averlo a professore nelle loro scuole. La prima a cui toccasse la sorte di averlo, fu Modena. Il Muratori ha dato alla luce il contratto con cui vi fu destinato professore di legge (Antiq. Ital. t. 3, p. yo5), che è de’ 6 di aprile del 1260. In esso Guido si obbliga a stare per tutta la sua vita colla sua famiglia in Modena, cominciando dalla festa di S. Michele di quell’anno medesimo, a tenervi una scuola di legge, (a) Di »’.nula dd Suzzar» alibi a in parlato più * lungo nella Biblioteca modenese (i. 5, p. i55).