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-3;8 libro scrisse, giusta il costume usato comunemente] a’ quei tempi, secondo ciò che per tradizion popolare avea udito, o che avea letto pressoi scrittori troppo recenti per potere appoggiarsi 1 alla lor sola autorità. Chi prenderà a leggerla J vedrà chiaramente che delle cose ch’io ho pio! vate colla testimonianza di scrittori conlempo-J ranci, ei parla assai brevemente, e molto sii diffonde in altre di cui non reca pruova dii sorta alcuna; e in quelle ugualmente che in] queste sconvolge spesso l’ordin de’ tempi, el contraddice alla serie de’ fatti provati da’ piùI autentici documenti. Egli, a cagion d’esempio! afferma che Giovanni fu padovano di patria;! mentre tutti gli storici contemporanei il dicon vicentino, e vicentino si dice egli stesso in un monumento da noi accennato. Egli il fa più! volte tornare innanzi indietro da Bologna a Pa-I dova, e da Padova a Bologna lo stesso an-| no 1233; mentre la serie delle cose da noi nar-1 rate e provate ci mostrano che una volta sola ini quell’anno ei fece quel viaggio. Egli afferma che! F. Giovanni ricusò la carica di podestà di Ve-I rona, di cui que’ cittadini il voleano onorare;! mentre tutti gli storici contemporanei ci dicono! che volle egli stesso e in Verona e in Vicenza I tal dignità. Cosi dicasi di più altre cose che! in questa Vita si veggono narrate senza pruova 1 e senza esattezza. I continuatori del Bollando I avendola letta, e avendo trovato in essa Giovanni onorato col titolo di beato, insieme con ’ alcuni indicii di pubblico culto a lui renduto , l’han recata in latino, e le han dato luogo ne’ loro Atti (ad d. 2 jul), rilevando gli errori e