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SECONDO 335 allora abitasse in Genova, ove era anticamente un monastero di questo nome. Aggiugne poscia di aver dato a quel libro il seguente titolo: Clavis Sanationis elaborata per magistrum Simonem Genuensem Domini Papae Subdiaconum et Capellanum, Medic ina quondam felicis recordationis Nicolai Papae quarti, qui fuit primus Papa de Ordine Minorum. Avea dunque Simone avuto l’impiego di medico del papa Niccolò IV morto l’anno 1292, ed era allora suddiacono e cappellano del papa, cioè di Bonifacio VIII; anzi, come raccogliesi dal titolo della lettera stessa del Campano a Simone, godeva ancora di un canonicato di Rouen: Venerabili viro Magistro Simoni Genuensi Domini Papae Subdiacono et Capellano, Canonico Rothomagensii, amico suo carissimo tamquam fratri , Campanus ejusdem Domini Papae Capellanus, Canonicus Parisiensis, salutem, ec. Nella prefazione a quest’Opera confessa Simone di aver impiegati in comporla quasi 30 anni, e che non picciola fatica avea ei sostenuta nel raccogliere, ordinare e spiegare tanti e sì varii medicamenti, i cui nomi eran tratti altri dal greco, altri dall’arabo, altri dal latino; aggiugne che avea ancora viaggiato in lontani paesi per prender le opportune notizie, e che una volta fra altre erasi accompagnato con una vecchia di Creta, che era perita nell’erbe e ne’ lor nomi greci; e che con essa erasi aggirato per monti e per valli affin di osservare e conoscer le cose di cui allora scriveva. Quindi si può quest’opera considerare come il primo dizionario di Medicina e di Botanica che dopo