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3u6 LIBRO per ogni parte, qual maraviglia che molti error s’insegnassero, e che qualunque cosa si trovasse scritta da altri, si adottasse come infallibile dogma? Questi errori finalmente sono quelli appunto che hanno coll’andar del tempo condotti i medici delle età susseguenti a scoprire il vero; e forse la medicina non meno che le altre scienze si giacerebbono ancora nell’antico squallore, se i nostri buoni maggiori inciampando e cadendo non ci avessero insegnato a camminare dirittamente. XI. Ciò che è certo, si è che Taddeo a’ suoi tempi, e in quelli a lui più vicini, fu avuto in conto di oracolo. Filippo Villani così ne ragiona, secondo la traduzion pubblicatane dal conte Mazzucchelli (Vite(Vili. Fiorentpfi3,44)? che in questa parte è conforme all’original latino. Fu costui dei primi infra’ moderni, che dimostrò le segretissime cose dell’arti nascoste sotto i detti degli autori, e la spinosa terra e incolta solcando, all’ottimo futuro seme apparecchiò..., Nella qual cosa fu di tanta autorità, che quello cn egli scrisse, è tenuto per ordinarie chiose, le qualifurono poste ne’ principali libri di medicina. E fu in quell arte di tanta riputazione, quanto nelle civili leggi fu Accorso, al quale egli fu contemporaneo: certamente due stelle della nostra città: le quali due arti più che eccelse e utili infra le altre a conservazione della umana natura, che allora in grandissima autorità poste erano, e faticose, fecero facili ed aperte. Questi essendo presso agli Italiani tenuti come un altro Ippocrate, ec. E prima di lui Giovanni Villani avea scritto: