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monumenti (li quella università, non si accordano insieme su questo punto, come potremo noi conciliarli, o accertare chi di essi abbia colpito nel vero? De’ professori di altre università non abbiam alcuna particolare contezza. Sarebbe qui finalmente luogo opportuno a parlare di Pier de’ Crescenzi, che visse in gran parte a questo secolo, e di cui abbiamo un’opera di agricoltura. Ma questa non fu scritta che al principio del secolo seguente, come a suo luogo proveremo, e ad altro tempo perciò ci riserbiamo a trattarne.

Capo III.

Medicina.

I. Quell1 impegno medesimo e quella sollecitudine con cui alcuni de’ sovrani che ebhe a questi tempi l1 Italia, si accinsero a combattere e a discacciar l’ignoranza chela ingombrava miseramente, fu da essi rivolto non meno a far rifiorire la medicina. Benchè la scuola salernitana fosse in quest’arte salita a gran nome, non eransi però ancora nè conosciuti, nè sradicati gli errori che l’ignoranza e i pregiudizi de’ secoli barbari aveano in questa scienza, come in tutte le altre, introdotti. Era necessario adunque che i principi da una parte con leggi e con provvedimenti opportuni ne togliesser gli abusi, e ne fomentasser lo studio, e dall’altra che alcuni di quelli che nella medicina avean fatti più felici progressi, prendessero ad istruire gli