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3o4 LIBRO trattato, die si conservano l’uno nella reai biblioteca di Torino (Cat. Bibl. Taurin. t.2,p. 42), l’altro in quella di S. Marco in Venezia (Cod. Bibl. S. Marci, t. 2, p. 80) 3 se non che in questo il castello da Albertano difeso dicesi Gavarallo, e in amendue si aggiugne eli’ egli era tenuto prigione in Cremona. Il fatto però, che qui ci vien raccontato, soffre non piccola difficoltà, poichè non sembra possibile cbe ei potesse difendere il castel di Gavardo contro di Federigo l’anno 1138, che fu l’anno medesimo in cui Brescia sostenne con sì raro valore l’assedio inutilmente postole dal medesimo Federigo. Il castel di Gavardo fin dall’anno innanzi, come narra il sopraccitato Malvezzi (l. cit. p. 909, 914)» crasi ribellato contro i Bresciani, ed avea abbracciato il partito di Federigo; nè i Bresciani il poterono soggettare prima dell’anno 1240. Come potea dunque Albertano difenderlo contro di Federigo l’anno 1238? L’unica spiegazione che mi sembrano ammettere queste parole, quando si creda di dover conciliare insieme i codici antichi collo storico Malvezzi, si è che allor quando il castel di Gavardo ribellossi a’ Bresciani, Albertano che vi presiedeva, si tenesse fermo per essi, e che perciò fosse chiuso in prigione da Federigo, e in essa l’anno seguente componesse il detto trattato. Seppure non dobbiamo anzi in parte attenerci a ciò che leggesi in un codice ms. dello stesso trattato, cbe è citato dall’Oudin (De script, eccl. t. 3 , p. 189), ove dicesi ch’ei fu fatto prigione da Federigo allor quando fu espugnata Brescia, cui egli difendeva. Brescia non fu