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282 unno essersi usato ancor dagli antichi. Quindi il Montucla confessa che la prima menzione di occhiali trovasi in Italia verso la fine del secolo XIII. Francesco Redi fu il primo che ne scoprisse l’antichità in due sue lettere, scritte la prima a Carlo Dati, la seconda a Paolo Falconieri, le quali di nuovo sono state date alla luce dal Manni (l. cit p. 53). In una Cronaca del convento di S. Caterina in Pisa dell’Ordine de’ Predicatori, scritta successivamente da’ varii autori contemporanei, ei lesse l’elogio di F. Alessandro Spina morto l’anno 1313 secondo lo stil pisano, che corrisponde all’anno 1312 di stil romano; e in quest’elogio, a mostrare quanto ingegnoso egli fosse, si dice che avendo udito che un tale avea inventati gli occhiali, e non potendo da lui ottenere che gliene scoprisse il modo, da se medesimo il ritrovò, e il rendè pubblico: Frater Alexander de Spina vir modestus et bonus, quecumque vidit aut audivit facta, scivit et facere. Ocularia ab aliquo primo facta, et comunicare nolente, ipse fecit et comunicavit, corde ylari et volente. Qui abbiam dunque non il primo inventor degli occhiali, come da alcuni meno esattamente si è detto, ma un fabbricato!’ di essi senza maestro e modello; e abbiam insiem la notizia del tempo a cui cominciarono a lavorarsi, perciocchè F. Alessandro li lavorò poichè ebbe udito che un cotale avea trovato il modo di lavorarli. Ciò dunque dovette accadere o al fine del XIII secolo , o al cominciare del seguente. In fatti il Redi medesimo arreca un passo di un trattato del Governo della Famiglia scritto l’anno 1299 da