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300 LIBRO divisa, e il dottissimo Targioni ha scelte parecchie belle e interessanti notizie che si leggono intorno alle monete, al commercio, alle misure, agli usi mercantili di quell’età. Egli osserva fra le altre cose l’etimologia della voce zero, che viene, secondo Leonardo, dalla voce arabica zephirum; e mostra insieme che Leonardo fa uso non sol del nome, ma delle note e delle regole dell’algebra. Ei nondimeno rammenta qualche codice latino del secolo xi e del XII, in cui pure si veggono alcuni , benchè più rozzi, numeri arabici; ed egli anzi sospetta che cotai numeri siano lettere minuscule greche un poco storpiale, eolie forse gli Arabi abbian preso il modo di conteggiare da’ Greci de’ bassi secoli. Nella stessa Magliabecchiana conservasi un’altra opera di Leonardo seri Ita nell’anno 1220, intitolata Practica Geometriae, la quale però propriamente appartiene ali’ agrimensura , e di essa ancora qualche saggio ci offre il soprallodato dottissimo Targioni. XI. Vivea al medesimo tempo un altro astronomo e matematico di qualche fama, a cui io sono stato lungamente dubbioso se convenisse dar luogo in questa mia Storia. Ei fu Giordano Nemorario detto da altri del Bosco, del quale pare che niuno si sia preso pensiero di additarci la patria, perciocchè per lungo tempo è stata inutile ogni ricerca da me fatta per iscoprire onde egli fosse. Ei visse, come ho detto, al tempo medesimo col Campano, perciocchè questi due autori si citan l’un l’altro a vicenda (V. Voss. l. cit. parag 26). Il che, come prova comune la loro età, così potrebbe forse parere