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4» SECONDO 253 IX. Ei rivolse inoltre i suoi studi all’astronomia, e più opere intorno ad essa compose, delle quali però una, ch’io sappia, è data alle stampe. Esse sono annoverate dal Fabricio (ib. t. 1, p. 326) e dal Cotta (Museo novarese p. 78), e se ne trovano codici mss. nell’Ambrosiana in Milano, nella Biblioteca di S. Marco in Firenze, e altrove; e molte ne veggiam registrate ne’ Catalogi della Biblioteca dei re di Francia (t. 4,p. 325, cod. 7196; p. 337, cod. 7298; p. 352, cod. 7401), della Riccardiana (pag. 95), e de’ Manoscritti dell’Inghilterra e dell’Irlanda (t. 1, p. 78, cod. 1629; p. 79, cod. 1658; p. 85, cod. 1769; p. 86, cod. 1779; p. 87, cod. 1816, ec.); e trattano comunemente de’ moti de’ diversi pianeti, degli stromenti necessarii! a conoscerli e a determinarli, del computo ecclesiastico, oltre un general trattato intitolato Teoria dei Pianeti. Era egli amico di F. Rainero da Todi dell’Ordine dei Predicatori, e nella sopraccennata Biblioteca di S. Marco in Firenze conservasi una lettera scritta dal Campano sul moto dell’ottava sfera, che così comincia: Magnae sanctitatis et scientiae religioso viro Fratri Rainero Tudertino de Ordine Pradicatorum Campanus Novariensis de numero peccatorum orationum suarum cum instantii reverenti deposcit suffragia., ec. (Script. Ord. Praed. l. 1, p. 474)- À questa epistola nel codice stesso si aggiungono due opuscoli sulla Sfera, i quali probabilmente sono o dello stesso Campano, o di F. Rainero, il quale dal solo commercio che avea col Campano possiam raccogliere che de’ medesimi studi si dilettasse. Ed essi non dovean esser di fatti IX. Opera astro* uomiehc «lei medesimo a di altri.