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226 LIBRO anno; dopo il qual tempo vestì il religioso. Alcuni credono eli’ ei fosse mandato a Parigi allo studio della teologia; ma i suddetti autori dimostrano non avervi di ciò alcun fondamento. A questa però si rivolse egli con quell1 ardore medesimo con cui in addietro erasi volto alla filosofia, e in essa ancora acquistò ugual fama, e non è improbabile eli1 egli ne fosse professore in Bologna. Ei fu certo uomo assai dotto, come dalla sua opera stessa si manifesta, in cui si vede comunemente buon raziocinio, ordine giusto e chiarezza. Credesi eh1 egli morisse circa la metà del secolo xiu. XXXLT. Contro gli stessi Eretici scrisse ancora verso il medesimo tempo F. Rainero Sacconi dello stesso Ordine, di patria piacentino, e non già spagnuolo, come alcuni hanno scritto. I PP. Quetif ed Echard han recato l1 onorevole elogio (l. cit. p. 154) che ne ha fatto Leandro Alberti; e io godo di poter confermare in gran parte la narrazion di Leandro col!1 autorità di altri più antichi scrittori che verrò allegando, e di aggiugnervi ancora alcune altre notizie. Era egli stato in addietro avvolto negli errori de’ Catari, come confessa egli stesso in un passo della sua opera, di cui or or parleremo; Ego autem F. Rainerius olim haeresiarca, nunc Dei gratia Sacerdos in Ordine Praedicatorum; e poscia: praeterea dica indubitanter, quod in annis xvii, quibus conversati/s si tra cuin eis, ec. Poichè ebbe conosciuta e seguita la verità , entralo nell1 Ordine de1 Predicatori, dopo il martirio di S. Pietro Martire fu fatto inquisitor generale nella Lombardia, come raccogliesi da più