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3l4 LIBRO Tempier condennate alcune proposizioni da lui insegnate, Egidio venuto a Roma per ritrattarsi, ove facesse bisogno, innanzi al pontefice Onorio IV, e da lui rimandato a Parigi, perchè ivi emendasse ciò in che potesse avere errato, egli si sottopose di buon animo a ciò che dalla università gli fu imposto di ritrattare (ib. p. 113). L’anno 1286 quando Filippo il Bello consecrato a Reims venne a Parigi, Egidio fu dall’università destinato a complimentarlo in suo nome (Crevier. l. cit. p. 114)- H du Boulay reca l’orazione da lui recitata in latino e in francese De Gestis Franc. l. 8), e aveala prima di lui prodotta Paolo Emili (Hi.st. Univ. Paris, t. 3, p. 475, 477)> Ina)°rse ella fu composta, come suole avvenire, dagli storici stessi, da cui il du Boulay la trasse. Egli era stato maestro di questo monarca; e ad istruzione di esso egli scrisse la sua opera de Regimine Principum , la quale già abbiamo osservato essere interamente diversa da quella di S. Tommaso: e il Crevier confessa che a lui dovette Filippo l’amore che professò sempre alle lettere (ib.p. 515). Quest’opera di Egidio fu avuta in sì gran pregio, che fu tradotta anche in lingua ebraica (Wolf. Bibl. hebr. t. 3, p. 206). Nel suo Ordine mantenne egli tal fama, che nel Capitolo generale tenuto in Firenze l’anno 1287 fu fatto decreto che tutto l’Ordine dovesse attenersi interamente alle opinioni ch’egli avesse insegnate, e che in avvenire insegnasse. L’anno 1292 fu dallo stesso Ordine eletto generale. Bonifacio VIII, la cui elezione avea egli difesa scrivendo il suo trattato sulla validità della rinuncia del santo