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i84 LIBRO Xin. Che Gioachimo avesse scritte profezie intorno a’ futuri pontefici, si afferma dagli scrittori della sua Vitaj e più antica testimonianza ne abbiamo in un libro del b. Telesforo da Cosenza , che fiorì al cominciamento dello scisma d’Occidente. Il Papebrochio arreca un passo di questo scrittore, in cui dice d’aver egli medesimo veduto il libro intitolato del Fiore, che Gioachimo avea scritto su questo argomento j eli’ egli cominciava la serie de’ papi da Innocenzo IV, e che giungeva fino a’ tempi delT Anticristo, col qual nome, secondo alcuni, accennasi il fine del mondo, secondo altri, l’antipapa Clemente VII che fu il primo tra quelli che formarono il suddetto scisma. Telesforo aggiugne che il libro di Gioachimo cominciava con queste parole: Tempore colubri Leaenae filii. Quest’opera di Gioachimo è certamente perduta, come osserva il P. Papebrochio, ed è probabile che i monaci stessi la facesser perire , temendo che cotai profezie potesser riuscire ad essi pericolose. E nondimeno si spacciano ancora le profezie intorno a’ papi dell’abate Gioachimoj e non manca anche al presente chi alla creazion del nuovo papa brami di risapere che ne dica questo famoso profeta. Corrono in fatti per le mani del volgo alcuni vaticinii di tal natura attribuiti all’abate Gioachimo. Ma basta il leggerli, perchè un uom saggio ne conosca subito l’impostura. Il libro di Gioachimo cominciava da Innocenzo IV, e le profezie che ora abbiamo cominciano da Niccolò III. Quello giugneva a’ tempi dell’Anticristo, qualunque persona egli intendesse sotto tal nome; queste