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SECONDO l83 e tutto T Ordine cisterciense , a1 nuovi Ordini che nella Chiesa di Dio sarebbon nati non solo ne’ tempi a lui vicini, ma ne’ più lontani ancora; e singolarmente arreca le chiarissime formole con cui predisse i due incliti Ordini de’ Predicatori e de’ Minori, che poco dopo dovean avere cominciamento, benchè insieme mostri la falsità di ciò ch’altri hanno scritto, cioè che egli nel tempio di S. Marco in Venezia ne facesse profeticamente dipingere co’ lor proprj abiti i due santissimi fondatori. Egli scioglie ancora felicemente la non piccola difficoltà che contro le profezie di Gioachimo nasce dal non troppo favorevol giudizio portatone da S. Tommaso; e mostra che l’abuso che alcuni avean cominciato a farne, e gli errori che da alcune d’esse 11011 ben intese ebbero origine, e le predizioni che sotto il nome dell’abate Gioachimo da alcuni malignamente si disseminavano, indussero il santo ad usar di molta cautela nel ragionarne, e ad adoperare espressioni che in altre circostanze probabilmente ei non avrebbe adoperate. Tutta questa dissertazione del P. Papebrochio è degnissima di essere letta, e io spero che chiunque prenderà a leggerla, avrà a confessare ch’io non ne ho giudicato con troppo favorevole prevenzione. Degli errori che all’occasione de’ libri dell1 abate Gioachimo si divulgaron da alcuni, dovrem ragionare in questo capo medesimo ove tratteremo di Giovanni da Parma dell’Ordine de’ Minori. Ma prima di passar oltre, rimane a dir qualche cosa intorno a quelle profezie dell’abate Gioachimo che sono anche ai nostri giorni le più famose, cioè a quelle sui romani pontefici.