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SECONDO »77 veracemente spirito di profezia. His temporibus quidam exstitit Joachim Apulus Abbas, qui spiritum habuit prophetandi, et prophetavit de morte Imperatoris Henrici, et futura desolatione Siculi Regni, et defectu Romani Imperii, quod manifestissime declaratum est. Al contrario Ruggiero Howeden, che pur vivea al medesimo tempo, ne parla come di un falso profeta, e venditor di menzogne; e ne reca in prova la predizione ch’ei narra fatta da lui in Sicilia l’anno 1190 a Riccardo re d’Inghilterra e a Filippo re di Francia sul felice esito della guerra sacra, per cui essi movevano (Ann. Anglic. adan. 1190). Di questo fatto ragioneremo tra poco. Or basti averlo accennato per dimostrare quanto diverse fossero le opinioni intorno a Gioachimo, mentre ancor egli vivea. S. Tommaso medesimo non ne giudicò troppo favorevolmente dicendo (in 4 Sentent. Dist. 43 , qu. 1, art. 3) che Gioachimo avea in alcune cose predetto il vero per sola forza di naturale intendimento, e che in altre erasi ingannato. Anzi in una Vita di questo santo dottore scritta da Guglielmo di Tocco vissuto al principio del xiv secolo , e che è stata pubblicata dal P. Bollando (Acta SS. martii ad d. 7), si narra che avendo egli osservalo che d alcuni detti dell’abate Gioachimo abusavan!! gli Eretici, presa una copia dell’opere da lui scritte, segnò con una linea quelle parole e que’ passi che contenevano errore. Il che però forse, come osserva opportunamente il P. Papebrochio, S. Tommaso fece soltanto perchè si avvertisse a non prendere in reo senso que’ passi, non già perchè ei li credesse Tirabosch» , Voi. IV. 12