Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/184

LIBRO SECONDO jfj singolarmente a’ vantaggi della Chiesa e del clero. La scostumatezza in cui questo era vissuto ne’ secoli addietro, attribuivasi, e con ragione. all’ignoranza e all’ozio in cui esso giacea e si sperava perciò, che ove avvenisse di rivolgerlo a coltivare le scienze che a’ sacri ministri son necessarie, sarebbesi più di leggeri ottenuta la riforma ancor dei costumi. E ben fu opportuno questo consiglio; perchè in questo secolo stesso nuove sette d’eretici si vider sorgere da ogni parte, e spargersi ovunque, e divolgare i loro errori. Valdesi, Albigesi, Catari , Patarini ed altri di diversi nomi, ma non molto diversi nelle ree loro opinioni, presero a combatter la Chiesa. L’Italia ancora ne fu inondata, e molti si lasciarono miseramente infettare dal lor veleno. Era dunque d’uopo che la Chiesa fosse fornita d’uomini dotti che facessero argine al rovinoso torrente, e coll’efficacia del loro zelo non meno che del loro sapere gli impedissero lo stendersi e dilatarsi ampiamente. La Provvidenza, che veglia sempre sollecita a contrapporre ai nuovi mali rimedii nuovi, fe’ sorgere il cominciamento di questo secolo due Ordini regolari, i quali all’esercizio delle più ardue virtù congiungessero un’ ¿stancabile applicazione agli studi, e fossero perciò opportuni a edificare insieme e ad istruire il mondo. Parlo de’ due chiarissimi Ordini de’ Predicatori e de’ Minori, che, nati quasi al medesimo tempo , si vider presto produrre copiosissimi frutti di santità e di scienza, e risvegliare le maraviglie, e riscuoter gli applausi di tutti i saggi. Di quelli che per santità singolarmente