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I08 LIBRO a 680 scudi, somma a quei tempi assai ragguardevole per un capitale, ma quasi incredibile per un annuale assegnamento. Più altri celebri professori di legge furon chiamati da’ Modenesi a tenere scuola tra loro , come Alberto Galeotti, Alberto da Pavia, Guido da Suzzara, ed altri, dei quali a suo luogo ragioneremo. Intorno a che dee correggersi un errore del ch. Muratori che tra gl’illustri professori modenesi ha annoverato ancora il famoso Azzo; errore nato da un passo del soprannomato Pillio, che per essere stampato nella Somma di Azzo, a questo è stato attribuito , come dimostra il P. Sarti (l. cit. p. q3). XXVI. Se scuole, o professori ancor di altre scienze fossero di que’ tempi in Modena, non ne abbiam espressa memoria. Ma poichè da varii monumenti raccogliesi che grande era ivi il numero degli scolari anche stranieri, par verisimile che non vi fosse la scuola sola di leggi. L’Ughelli accenna un Breve di Onorio III Ital. Sacra, vol. 2, in Ep. Mut.) segnato dell’anno VIII del suo pontificato, cioè al fine del 1224, o al principio del seguente, in cui concede autorità a Guglielmo vescovo di Modena di assolvere que’ cherici che ivi si trovassero per motivo de’ loro studi, i quali si fosser l’un l’altro leggermente feriti. Il qual privilegio sembra indicarci che copioso ivi fosse il numero degli scolari. Più chiaramente ancora ciò si conferma dall’antica Cronaca modenese pubblicata dal Muratori, in cui si dice (Script. Rer. ital. vol. 15, p. 560) che l’anno 1232 il podestà Gherardo Albino da Parma rendette a Modena