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Io6 LIBRO scolari vi godano di tutti que’ privilegi che proprii erano delle Università di Parigi e di Bologna e di altri studi. Con qual successo sorgesse questa nuova università, e qual nome ottenesse fra le altre, non ce n’ è rimasta notizia, e di essa non dovrem più favellare che verso la fine del secol seguente; al qual tempo il fioritissimo stato in cui vedremo ch’ella era, ci darà argomento a congetturare che anche ne’ tempi addietro ella fosse assai rinomata. XXIV. Se crediamo all’Ughelli (Ital. Sacra, V. 2 in Ep. Macer.), Niccolò IV fondò 1’anno-1290 una pubblica Università in Macerata, che fu poscia da Paolo III riformata e rinnovata l’an 1540. Ma io non veggo qual fondamento si arrechi di tal fatto. E certo non par verisimile che non essendo ancor Macerata di questi tempi città vescovile, il pontefice le volesse concedere un tale onore. Innoltre , se ciò fosse stato, Paolo III nel rinnovare quella università avrebbe fatta menzione del primo fondatore di essi. Or nella Bolla perciò da lui pubblicata , di ciò non vi ha cenno; anzi ci mostra che allora per la prima volta furono quelle pubbliche scuole fondate, e con pontificia autorità confermate. Con maggior fondamento deesi somigliante lode a Bonifacio VIII eletto papa l’anno 1295, il quale fondò l’Università di Fermo; ma come ciò non avvenne che l’anno 1303, riserbiamo il ragionarne ad altri tempi. XXV. Mentre in tal maniera i sommi pontefici e gl’imperadori coll’aprire e col proteggere in ogni parte le pubbliche scuole cercavano