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PRIMO 35 Gloss. ad voc. Conversus, ec.). Al che io mi stupisco che non abbia posto mente l’erudito Fabricio, il quale dal vedere che Cassiodoro s’intitola Cassiodori Senatoris jam Domino praestante conversi, ne ha inferito (Bibl. lat. l. 3, c. 16) ch’egli fosse prima idolatra, e che poscia abbracciasse la religion cristiana. Se poi egli ai suoi monaci prescrivesse la Regola di S. Benedetto, o quella di Cassiano, o qualunque altra , nè è facile a diffinire, nè a me appartiene l’esaminarlo. Il suddetto P. Garet alla Vita di Cassiodoro ha aggiunta un’erudita dissertazione in cui usa di ogni sforzo a provare ch’egli seguì , e seguir fece ai suoi monaci, la Regola di S. Benedetto, e a ribattere la contraria opinione dei cardinale Baronio e di altri scrittori. Se egli abbia provata abbastanza l’opinion sua, io lascerò che altri il decida. E molto men mi tratterrò a ricercare s’ei fosse, o non fosse abate del suo monastero, di che io penso che assai poco sian solleciti i miei lettori. Checchessia di ciò, era allora Cassiodoro in età di circa settant’anni, supposto ch’ei nascesse , secondo la comune opinione, verso l’anno 480. E nondimeno egli applicossi e a coltivare egli stesso gli studi sacri, e ad avvivarli tra’ suoi con tal fervore ed impegno, che maggiore non poteva aspettarsi da un uomo della più verde età. III. I libri da lui scritti furono singolarmente indirizzati a vantaggio de’ suoi monaci, e in essi egli continuamente gli esorta ad occuparsi negli studi lor proprj. Egli esercitavali singolarmente nel trascrivere i libri, ed io confesso, die’ egli stesso sinceramente (de Instit div. lit. c,3o),