Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/735

G~ 4 LIDUO dalle antiche cronache prova il sopraccitato cavalicr dal Borgo (,l. c. p. 57). Abbiam rammentato poc’anzi il tempio di Monte Casino fabbricato per ordine dell’abate Desiderio, uno de’ più grandiosi edifizj , di cui si legga la descrizion nelle storie; ed è da avvertire ciò che narra Leon marsicano (Chron. Casin. l. 3, c. 28), cioè che Desiderio per avere i più eccellenti operai li fe’ venire da Amalfi e dalla Lombardia: conductis protinus peritissimis artificibus tam Amalphitanis quam Lombardis. La metropolitana di S, Pietro in Bologna, che fu consunta dalle fiamme l’anno 1141 fu rifabbricata prima dell’anno 1184, nel qual ella fu consecrata da Lucio III (De Griffon. Mern. lionon. ScriptRer. ital. vol. 18, p. 106, 107), benchè poscia ella sia stata recentemente a miglior forma ridotta. Il nostro duomo di Modena ancora fu opera di questi tempi, come pruova il Vedriani dalle iscrizioni che intorno ad esso ancor si conservano (Pittori, Scultori, ec. di Modena p. 14)? e come pure si narra negli Atti antichi della traslazione del corpo di S. Geminiano pubblicati dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 6, p. 89), ove si dice ch’esso fu cominciato l’anno 1099, che l’architetto ne fu un certo Lanfranco, e che nel 1106 era già in tale stato, che si potè celebrare solennemente la traslazione suddetta. Ma udiamo le parole dell’antico storico stesso, perchè si vegga quanto sembrasse questa a que’ tempi opera grande e magnifica: Erigitur itaque diversi operis machina: effodiuntur marmora insignia;