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quarto 653 ragioni dal P. Sarti allegate non bastino a distruggere la comune opinione, potranno essi medesimi difendere la loro causa, e ribattere le opposte difficoltà. Vivea dunque Graziano nel monastero di S. Felice allora fuori, or chiuso entro il recinto della città, ed ivi cominciò a volgersi allo studio de’ sacri Canoni, e a compilare il Decreto, di cui or ora ragioneremo. Variano gli scrittori nel determinare il tempo in cui esso fu pubblicato j ma il P. Sarti mostra, a parer mio, chiaramente (ib. p. 264, ec.) che ciò avvenne circa il 1 «4o. Molti ancor tra gli antichi asseriscono ch’ei fosse vescovo di Chiusi, e altri ancora l’onorano del titolo di cardinale; ma nè è abbastanza provata la prima asserzione, e la seconda è certamente falsissima (ib. p. 266, ec.). Falso è pure, come pruova il mentovato P. Sarti (ib. p. 267), ciò che pur da molti si afferma, cioè che i gradi scolastici di dottore e di altre simili appellazioni, e la maniera di conferirli, fosse ritrovamento di questo monaco; perciocchè, come egli osserva, dottori di legge trovansi molto tempo innanzi a Graziano 5 ma i dottor de’ decreti non veggonsi rammentati prima di Innocenzo III, e il Bohemero perciò potea risparmiarsi la pena di comporre un’orazione su questa invenzione di Graziano (Jur. canon, t. 1, p. 14)• Fin a qual tempo ei vivesse, nol possiamo congetturare, non che accertare, per mancanza di monumenti , anzi non vi ha memoria alcuna in Bologna del luogo ov’egli sia sepolto. XXXVI. Ma se è in gran parte incerto ciò che appartiene alla vita di Graziano, egli è ,