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S3G Mimo di dubitare se più probabili fossero le opinioni da Alberico insegnate prima in Parigi, o quelle cb1 ei rifiorii) da Bologna. Ma Alberico medesimo doveva essere persuaso che assai migliori delle prime erano le seconde; poichè non vergognossi di ritrattare ciò che: avea prima insegnato. Questi pochi esempj ci bastino a mostrare la stima a cui eran saliti gli studj di Bologna , e l’affollato concorso che ad essi faceasi. Questo era sì numeroso, che fin dall’anno 1176 avvenivano alcuni disordini nella locazione degli alloggi, e convenne perciò che Guglielmo vescovo di Porto e legato del papa li togliesse con opportuni provvedimenti, i quali furon poi confermati verso l’anno 1180 da Pietro cardinale e vescovo di Frascati , legato esso pure del Papa, e per ultimo da Clemente III verso l’anno 1190. XXVI. Dopo avere così descritto il florido stato in cui era di questi tempi l’università di Bologna, ci convien ora tornare ai celebri giureconsulti che ne furono in quest’epoca il principale ornamento. Nè io mi tratterrò a ragionare di tutti; il che nè si conviene a questa mia Storia , e già si è fatto con singolar diligenza dall’eruditissimo P. Sarti. A me basterà il ragionar brevemente di quelli che acquistarono maggior lode. Rogerio o Ruggieri vuolsi annoverare tra’ primi , poichè egli , come narra Alessandro da S. Egidio antico giureconsulto citato dal P. Sarti (t. 1, pars 1, p. 07)? a^3 presenza di Federico I difese alcuni accusati di fellonia , e li difese contro di Bulgaro stato già suo maestro , che 11’era 1’accusatore. Ch ei