Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/683

(>2 2 libro • li altre opinioni che intorno a lui sono state mal adottate da alcuni moderni scrittori, veggasi il medesimo storico, il quale avendone ragionato con esattezza e con erudizione non ordinaria, ha a me risparmiata la non leggera fatica di rischiarare più oltre la vita di questo celebre giureconsulto (41). XVIII. Che a lui più che ad ogni altro debba f università di Bologna la sua fama, si rende chiaro così dal riflettere ch’egli fu il primo per cui ella nella scienza delle leggi divenisse illustre, come dal vedere le lodi e gli elogi di cui essa perciò fu onorata fin da que’ tempi. Pare, a dir vero , che fin dall’ xr secolo fosser le scuole bolognesi famose anche ne’ paesi stranieri, perciocchè abbiam veduto che S. Brunone vescovo di Segni , mentre ivi attendeva agli studj dopo la metà di quel secolo, a richiesta d’alcuni Oltramontani stese una sposizion del Salterio. Or sembra probabile che questi Oltramontani fossero per motivo de’ loro studj in Bologna, e ivi conoscesser Brunone. Ma assai più celebri esse divennero poichè gli studj legali vi furono introdotti. L’anonimo autor del poema sulla Guerra tra i Milanesi e i Comaschi dall’an 1118 fino al 1127, il quale vivea a’ que’ tempi medesimi, come dimostra il Muratori che lo ha dato alla luce (Script. Rer. ital. vol. 5), parlando delle città che vennero in aiuto de’ (n) Intorno ad Ir.ierio, e alle Chiose da lui aggiunte a’ libri della Giurisprudenza, merita ancor di esser letto l’articolo che ne ha inserito il sig. abate Francesco Alessio Fiori nell7 opera degli Scrittori bolognesi del conte. Giovanni Fantuzzi (t. 4, p. 358, ec.).