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Coa libro se crediamo a molti e assai eruditi scrittori, gran cambiamento sofferse la giurisprudenza in Italia. Narrano essi che avendo i Pisani nel detto anno presa e saccheggiata la città di Amalfi, tra ’l ricco bottino che ne portarono seco, vi ebbe l’antichissimo codice delle Pandette , il quale trasportato con gran festa a Pisa , vi fu per circa tre secoli conservato, finchè al principio del xv sècolo da’ Fiorentini, che si fecer signori di Pisa, fu trasportato a Firenze, ove ancor si conserva. Aggiungono che questo fu il primo esemplare delle Pandette che dopo lungo spazio di tempo si vedesse in Italia, ove ogni memoria se n era quasi perduta; e che questo felice ritrovamento diè occasione all’imperador Lottario II, che allor regnava, di comandare che in avvenire , abbandonate tutte le altre leggi che da lui furono abolite, la sola romana avesse forza. Tal fu l’origine del cambiamento della giurisprudenza in Italia, secondo il Sigonio (De. Regno ital. l. 11 ad an. 1137), seguito poscia da infiniti altri scrittori. E quanto all’avere i Pisani per lungo spazio di tempo avuto presso di loro il pregevolissimo codice delle Pandette, di cui noi pure abbiam favellato nel libro primo di questo tomo , e all’esser poi questo stato trasportato a Firenze , ove ancora si vede, ella è cosa che non soffre alcun dubbio. Ma intorno al ritrovamento del codice stesso in Amalfi, e più ancora intorno alla mentovata legge di Lottario II, si muovon da alcuni non leggieri difficoltà cui perciò fa d’uopo esaminare attentamente.