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VRIMfr 5 P. Sirmondo è stata recentemente di nuovo proposta e più ampiamente provata dal cavaliere di Baut in una Memoria inserita nel primo tomo di quelle dell5Accademia di Baviera, di cui però io non ho veduto che il solo estratto nel Giornale di Trevoux (an. 17G^aout, p. 415). Convien dunque entrare all’esame di questo punto} e io riputerò ben impiegate le mie fatiche, se mi verrà fatto di aggiugnere qualche nuova luce alla storia di questo grand’ nomo. Per proceder con ordine e con chiarezza, veggiam prima le cariche che noi troviain conferite ad un solo, o veramente a due diversi. Le lettere scritte dal celebre Cassiodoro a nome de’ re ostrogoti a cui egli ebbe l’onor di servire, e che furon poscia da lui raccolte e divise in xii libri col nome di Varie, debbono essere il principale, anzi l’unico fondamento di queste ricerche. III. E in primo luogo noi troviamo una lettera di Teodorico re degli Ostrogoti a Cassiodoro uomo illustre e patrizio (Var. l. 1, ep. 3), in cui conferendogli questo stesso onorevol titolo di patrizio, rammenta che ne’ principj del suo regno Cassiodoro avea contenuti i Siciliani, sicchè non si sollevassero contro di lui, come sembrava doversi temere, e che quindi egli era stato governatore de’ Bruzj e della Lucania; e commenda altamente gli esempj d’ogni più bella virtù che in questi governi egli avea dati. A questa segue un’altra lettera che Teodorico scrive al senato (ib. ep. 4), ragguagliandolo della dignità di patrizio a cui avea sollevato Cassiodoro} e qui ancora, oltre il ricordare con