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/ QUARTO 587 il metodo con cui curare la fistola. Così essi; nè io so di alcuno che abbia su questo fatto mossa difficoltà, o dubbio. Ma, a dir vero, io temo che esso non meriti fede punto maggiore di quella che ora si dà a tante altre cose maravigliose che troppo buonamente credute furono da’ nostri maggiori. A me non è riuscito di trovare antico e accreditato scrittore che narri tal cosa; e Orderico Vitale che pur fa grandi elogi della moglie di Roberto, di questo insigne atto di conjugale amore non fa pur motto. Questo solo silenzio potrebbe, a mio parere, bastare perchè si dubitasse della verità del racconto. Ma più ancora. I medici salernitani, dicono i sopraccitati scrittori, decisero che a curare la fistola non v1 era altro rimedio che il succhiare il veleno; e perciò nell’opera loro trattarono ancora della maniera onde guarir da tal male. Udiam dunque che ne dicano essi: Auri pigmentum , sulphur miscere memento: H.s (lecct apponi calcem: conjunge saponi: Quatuor haec misce: commixtis quatuor istis Fistula curatur, quater ex his si repleatur. C. 83. Ecco il rimedio che da’ medici salernitani prescrivesi alla curazion della fistola. Di succhiamento qui non si dice parola. Or se essi avean questo sì efficace rimedio, perche non usaron di esso con Roberto? perchè dissero che non altrimenti ei poteva esser sano, che facedone succhiare il veleno? E se essi veramente credevano che il succhiar del veleno fosse il solo rimedio opportuno , perchè non parlaron di esso nel loro libro? perchè ne prescrissero un