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Capo VI.

Medicina.

1. Come la filosofia e la matematica, dopo essere siate parecchi secoli quasi interamente neglette, cominciarono a questi tempi a risorgere in Italia, e da essa si sparsero poscia nelle o, secondo alcuni, parigino. Egli fu abate del monastero di Afflighem nella contea di Brabante. Fiorì sul fine dell’xi secolo e sul principio del xu. • Di lui fanno menzione fra gli altri il Tritemio, Arrigo Gandavense e il Moreri Nel mentovato codice vien riferito, anzi proposto per esempio il primo versetto d’una canzone provenzale posta sotto le note secondo la musica di quei tempi. Qui l’abate Arteaga ci dà la figura delle note musicali, con cui è segnato il seguente verso: Doure secors aii ancore retroveis. Supponendo adunque, conchiude egli, che Francone scrivesse il suo trattato verso il 1100, o anche, verso il 1106, e trovandosi di già citate poesie musicali, hassi ogni ragione, di credere che siffatta usanza conosciuta. fosse dai Provenzali anche. prima del 1100; sino alla quae’epoca non trovandosi alcun monumento che risalga nelle altre nazioni europeo, ae’essi pure incontrastabil rimane la gloria di averla i primi adoperata. Mi spiace di esser costretto a rilevare non pochi errori che questo valoroso scrittore ha in questo passo commessi. In primo luogo il codice dell1 Ambrosiana non si può in alcun modo dire antichissimo; anzi le miniature fregiate d’oro, la pergamena bianca e sottile anzi che no, in cui è scritto, le abbreviature, il carattere, tutte in somma le circostanze cel mostrano un codice del secolo xv, o al più della fine del secolo xiv, come mi ha assicurato il dottissimo ee’esattissimo signor ab. D. Gaetano Bugatti dottore del collegio ambrosiano