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528 LIBRO che vere storie (*). Veggasi la dotta critica che ne hanno fatta i Maurini autori della Storia generale della Linguadoca (t. 3, p. 5i8, ec.), e l’abate Goujet (13ibi. frane, t. 8, p. 488, ec.). (*) Dopo la pubblicazione di questo e del seguente tomo della mia Storia, è stata pubblicata in Parigi nel 1774 l’Histoire littéraire des Troubadours scritta dall’abate Millot, e raccolta dagl’immensi volumi che su questo argomento avea compilati M. de Sainte-Palaye. Dopo le fatiche di questi quarant’anni, quanti ne ha spesi il secondo in radunar le materie di sì vasta opera, vi era motivo a sperare che la storia de’ poeti provenzali dovesse ornai essere rischiarata per modo, che appena rimanesser più tenebre a dissipare. Ma l’aspettazione degli eruditi è stata delusa; e dopo la pubblicazione di questa opera si può ben dire che son più note le poesie de’ Provenzali , e che molte belle notizie riguardo ai costumi di quell’età vi s’incontrano; ma che le lor Vite son quasi avvolte nell’antica loro oscurità. In questo Giornale di Modena è stato inserito l’estratto dell’accennata Storia, in cui se ne scuoprono molti errori e molte inesattezze; e si mostra tra le altre cose, che il bellissimo codice Estense delle Poesie provenzali, che pur è stato veduto da M. de Sainte-Palaye, si descrive in modo , come s’ei mai non I’ avesse veduto (t. 9, p. 63). Le Vite de’ Poeti son tratte comunemente da’ codici ch’io pure ho citati, ma non sempre si confrontano i lor racconti colle storie più sicure di quell’età; il qual confronto avrebbe fatti scoprire non pochi errori che in dette Vite son corsi. Leggasi, a cagion d’esempio, la Vita di Folchetto da Marsiglia (t. 1, p. 179, ec.), e si vedrà che benchè qui si ammettono alcune favole da me ancor confutate, altre cose però si affermano, senza recarne pruova, che a me son sembrate improbabili e false. Ciò che vi ha in questa di più pregevole, è il racconto delle cose fatte da Folchetto contro gli Albigesi, mentri era vescovo, delle quali io non ho fatta menzione, perchè erano estranee al inio argorneulo.