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quarto 5a5 di Dante § 17)? e già abbiam dimostrato che almeno due secoli prima erano quelle poesie in uso. Al contrario possiam credere con fondamento che Dante abbia esagerata alquanto l’antichità della poesia italiana, perchè egli stesso non nomina poeta alcuno che sia vissuto innanzi al secolo XIII. Concediam dunque a’ Provenzali il primato di tempo nella poesia volgare, e mostriamo con ciò, che paghi delle nostre glorie non invidiamo le altrui (27). (27) Il sig. abate Lampillas ci avverte che al tempo di Federigo I imperadore , gli Spagnuoli contribuirono assai alla coltura de’ poeti siciliani (Sag", Apologet!.par. 1, t. 2 , p. 191). E come ciò? Perchè Federigo trovandosi in Torino fu visitato da Raimondo Berlinghieri conte di Barcellona e di Provenza , accompagnato da gran turba di poeti provenzali, e avendo questi recitate molte belle canzoni nella lor lingua, Federigo ne fu rapito per modo, che oltre al far loro splendidi doni, compose egli medesimo in quella lingua un madrigale. La venuta del conte di Provenza Raimondo Berlinghieri II a Torino nel 1162 ad abboccarsi coll imperador Federigo è certa (V. Papon Hist. de. Provence, t. 2, p. 239); e diasi ancora per vero ch’ei fosse accompagnato da molti poeti provenzali. Come sa egli l’abate Lampillas che que’ poeti fossero spagnuoli? Raimondo Berlinghieri, dic’egli, era conte di Barcellona insieme e di Provenza. Ma ciò è falso. Conte di Barcellona era allora un altro Raimondo Berlinghieri IV, zio del conte di Provenza (Art de verifier les Dates , ed. 1770, p. 743, 759), che postosi in viaggio col nipote morì prima di giungere a Torino. Quindi, se vi eran poeti in quel viaggio, essi potevan essere ugualmente provenzali e spagnuoli. Ma fossero essi pure spagnuoli. Come contribuirono essi con ciò alla coltura de’ poeti siciliani? Crede egli forse che Torino sia città della Sicilia? O forse crede che Federigo I fosse re di Sicilia? Io nol crederò mai sì ignorante della geografia e della storia, ch’ei possa esser